Torna Palazzi Aperti in 60 comuni trentini
Lo scopo è quello di offrire al pubblico l’opportunità di visitare luoghi e monumenti solitamente inaccessibili, alla scoperta di insoliti e suggestivi percorsi della città e di tutto il territorio provinciale. Torna Palazzi Aperti che quest’anno si svolge negli ultimi due fine settimana di settembre e vede la partecipazione di circa 60 Comuni sparsi in tutte le Comunità di Valle della provincia. A Trento il 18-19 e 25-26 settembre verranno proposte delle visite guidate alle torri del centro, normalmente non aperte al pubblico, che si svolgeranno in più turni. Il calendario completo dell’iniziativa, per Trento e tutti i Comuni partecipanti, è disponibile su www.palazziaperti.itAl S.A.S.S torna VIAGGIO A SPOON RIVER PER UN ATTORE E UNO SPETTATORE
Da oggi, 14 settembre a sabato 18 settembre al S.A.S.S va in scena il terzo appuntamento con “Viaggio a Spoon River”, progetto nato da una collaborazione tra il Centro Servizi Culturali S. Chiara e TrentoSpettacoli. Partendo dai 244 epitaffi poetici tratti dal capolavoro letterario di Edgar Lee Masters, “Antologia di Spoon River”, l’autrice e drammaturga trentina Angela Dematté ha scritto cinque monologhi tratti dall’Antologia, interpretati da un attore per un singolo spettatore, proposti all’interno della cornice dello Spazio archeologico sotterraneo del Sas. Dopo aver esordito con “Le cose false”, interpretato da Sara Rosa Losilla per la regia di Maura Pettorruso, e aver proseguito con “Senza macchia, senza cuore” (con Luca Stetur per la regia di Carolina de la Calle Casanova), il progetto prosegue con “NON CI VEDE NESSUNO QUAGGIÚ”, monologo diretto da Lorenzo Maragoni e che vede in scena Massimo Scola. Previste cinque recite al giorno (ore 18.00, ore 19.00, ore 20.00, ore 21.00, ore 22.00). "Lavorare su un testo per un attore e uno spettatore è riportare il teatro alle fondamenta, in un certo senso andarne a cercare l'essenza, ha dichiarato il regista padovano.Dimentica le chiavi e si arrampica sulla grondaia, è grave
Si trova all'ospedale Santa Chiara di Trento con gravi lesioni un ragazzo di 26 anni, vittima di una caduta dal tetto di casa, questa notte, 13 settembre, a Peio Fonti. Da una prima ricostruzione sembra che il giovane fosse rientrato tardi e non avesse con sé le chiavi. Vista la situazione avrebbe quindi deciso di arrampicarsi lungo il tubo della grondaia, per entrare dal piano superiore.Escursionisti in difficoltà, tre interventi notturni in montagna
E' terminato poco prima delle 22 di ieri, 13 settembre, un intervento in soccorso di una cordata di due alpinisti tedeschi. I due stavano scendendo dalla Bocca d'Ambiez sulle Dolomiti di Brenta in corda doppia quando, con l’arrivo del buio, hanno perso l’orientamento senza più riuscire a procedere autonomamente. E poco dopo le 20, sempre di ieri, la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per un escursionista pugliese in difficoltà nel gruppo del Sella in Val di Fassa. L’uomo stava percorrendo il sentiero tra il rifugio Boè e il rifugio Forcella Pordoi quando, nei pressi del rifugio Boè, ha sbagliato itinerario e, camminando, è finito in fondo a un canalone. In difficoltà nel ritrovare la traccia del sentiero ha chiesto aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112. Quaranta minuti dopo l'112 è stato allertato per due escursionisti in difficoltà nel gruppo delle Pale di San Martino. Nessuno è rimasto ferito.Torna il concorso Strike, mille euro per i vincitori
Per la sesta edizione, Strike, allarga i suoi orizzonti alle regioni vicine. Sul sito www.strikestories.com è disponibile il modulo per partecipare al concorso che premia le iniziative di successo di giovani tra 18 e 35 anni residenti nelle regioni Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto. I tre vincitori riceveranno un riconoscimento di mille euro ciascuno per promuovere ulteriormente tra i giovani il loro strike. A questi si aggiungono il premio del pubblico, 500 euro, il premio “Storytelling” e ulteriori riconoscimenti. La finale si svolgerà il 18 dicembre. Per iscriversi c’è tempo fino al 25 ottobre.Carcere di Bolzano, numerose le carenze
I detenuti ospitati sono 104, ma dovrebbero essere meno di 90; gli agenti in servizio 50 e ne servirebbero almeno altri 25. Da anni manca un direttore e la struttura è così datata da essere ormai superfluo qualunque lavoro di ammodernamento. E' la situazione del carcere di Bolzano visitato dai sindacalisti della polizia. Il futuro è a tinte fosche. Il progetto della nuova casa circondariale è intanto ancora paralizzato dalle controversie giudiziarie seguite alla gara d'appalto.A Merano arriva il gioco dell'oca urbano
Si chiama “The Urban Goose Game” ed è una sorta di gioco dell’oca urbano: sette stazioni, sette colori, sette sfide, nessuna delle quali si può superare da soli. L'obiettivo è quello di stare assieme e di socializzare. Si disputerà il 26 settembre a Merano con partenza dalla scalinata che da corso Libertà porta alla passeggiata lungo il Passirio. È nato dall’esperienza di una classe di un corso di formazione professionale che a causa della pandemia si è tenuto completamente online. A produrlo Weigh Station, in collaborazione con la Provincia di Bolzano e il distretto sociale cittadino col patrocinio del Comune. Le donazioni fatte dai partecipanti saranno destinate all’associazione Ariadne, di Bolzano, che da trent’anni è impegnata nel campo della salute psichica e nel benessere collettivo, e in questo particolare momento anche nei traumi causati dalla pandemia e dall’isolamento sociale forzato.