Il caso del Simonino, domani a Trento il confronto tra un cardinale e un rabbino
Il caso del Simonino da Trento sarà al centro del confronto domani, 20 febbraio, a Trento tra un rabbino e un cardinale. L'incontro, in programma alle 16 a Palazzo Prodi in via Tommaso Gar, è promosso dall’Università di Trento a margine della mostra esposta al Museo diocesano dal titolo “L’invenzione del colpevole. Il caso di Simonino da Trento dalla propaganda alla storia”, realizzata dal Museo diocesano tridentino.All'incontro di domani interverranno, tra gli altri, anche il rabbino Roberto Della Rocca (direttore del Dipartimento educazione e cultura dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Roma) e il cardinale Francesco Coccopalmerio (presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi e già membro della Congregazione vaticana per le cause dei santi).
Legno, venerdì 21 febbraio lo sciopero dei lavoratori
Sciopero di 8 ore venerdì 21 febbraio anche in Trentino per i lavoratori del legno. Dopo otto mesi e undici incontri si è rotta la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 marzo dell’anno scorso, e che riguarda circa 150mila lavoratori in tutta Italia.Per i sindacati restano inaccettabili l’aumento della precarietà e la stagionalità fuori controllo.
I sindacati chiedono risposte su questioni centrali come ambiente e sicurezza, formazione, diritti, bilateralità, welfare e aumenti retributivi.
Venerdì sono in programma quattro manifestazioni, Milano, Treviso, Pesaro e Bari. Una delegazione di sindacati e lavoratori trentini sarà a Treviso.
Coltivava droga, 20enne si difende: "Non volevo finanziare la criminalità organizzata"
E' stato disposto l'obbligo di dimora nel comune di residenza per un giovane di 20 anni accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. Il ragazzo è stato bloccato dalle forze dell'ordine per un controllo. Grazie ai cani antidroga, nel suo appartamento è stata trovata una serra per la coltivazione di cannabis, lampade e bulbi. E sono stati rinvenuti anche 24 mila euro in contanti, denaro che è stato sequestrato perché ritenuto provento dello spaccio. Da qui l'arresto. Ieri si è svolta l'udienza davanti al giudice. Il giovane si è difeso spiegando che aveva deciso di coltivare in casa la droga solo per consumo personale e per non finanziare la criminalità organizzata e che il denaro non era frutto dell'attività di spaccio, ma erano risparmi del padre. Il processo è stato rinviato.Ha patteggiato 2 anni e 8 mesi un 48enne di Pergine Valsugana trovato in possesso di 93kg di marjiuana. Le forze dell'ordine avevano scoperto in un terreno abbandonato una piantagione, con circa un centinaio di piante. L'uomo era stato quindi arrestato. Ora è agli arresti domiciliari.