Il Tribunale federale della Confederazione elvetica di Losanna ha respinto la richiesta di sospensione della squalifica del marciatore Alex Schwazer. Secondo i giudici, non è dimostrata la "massima probabilità" della manipolazione delle urine usate per il controllo antidoping che portò alla squalifica, come ipotizzato dell'atleta altoatesino. "Sulla base di questo verdetto Alex Schwazer porterà aventi con massima convinzione il procedimento davanti al Tribunale federale, con lo scopo di portare le prove necessarie per una sospensione della squalifica", afferma il legale dell'azzurro, l'avv. Gerhard Brandstaetter.
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