La Procura generale ha presentato un ricorso per cassazione contro la sentenza di patteggiamento a 4 anni e 10 mesi di Loris Daniel Caciula per omicidio preterintenzionale. Il giovane di 22 anni, il 17 luglio dell'anno scorso aveva causato la morte della zia Nicoleta, rumena di 46 anni, stringendole il braccio intorno al collo, da dietro, con una mossa di Krav maga, un sistema di combattimento.
La procuratrice Donatella Marchesini ha ora impugnato il patteggiamento per "errata qualificazione giuridica del fatto". In sostanza non si sarebbe trattato di un omicidio preterintenzionale ma volontario. Daniel Caciula, stringendo il braccio intorno al collo della zia per oltre dieci secondi, avrebbe dovuto sapere che questo avrebbe bloccato il flusso del sangue e dell'aria. Caciula, sostiene la Procura, avrebbe accettato il rischio che la zia potesse morire, agendo quindi con il cosiddetto dolo eventuale. Secondo il patteggiamento, invece, la morte della donna sarebbe giunta come conseguenza non voluta della mossa, fatta per difendersi da una presunta avance.
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