Proseguirà fino al prossimo 31 agosto la sperimentazione dei dispositivi medici per il monitoraggio flash del glucosio nei pazienti diabetici trentini sottoposti al trattamento intensivo con l’insulina. I risultati sono positivi così come le ricadute in termini di migliore qualità di vita per i pazienti sottoposti al monitoraggio. L’iniziativa ha preso il via nel 2017 e ha interessato 455 persone con diabete mellito di tipo 1 e 2 (294 adulti e 161 bambini e ragazzi). L’età media dei pazienti arruolati dai Centri diabetologici di riferimento è stata di 46,8 anni per gli adulti e di 16 anni per i minori. Lo strumento utilizzato per la sperimentazione è costituito da un sensore che misura glucosio e glicemia, evitando l’utilizzo delle lancette pungidito. Nei pazienti il numero medio dei prelievi capillari è passato da un 4,9 a 1,7 al giorno. Lo studio condotto ha evidenziato una buona accettabilità del dispositivo, tanto che solo il 4,4% dei pazienti coinvolti (pari a 20 unità) ha interrotto l’utilizzo del sensore.
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