Nove morti per incidenti con la moto dall’inizio di giugno sulle strade trentine: un bilancio drammatico di fronte al quale non si può restare indifferenti. Servono azioni più incisive sia sul fronte della cultura che su quello della repressione dei comportamenti scorretti o pericolosi. Il messaggio è uscito chiaro dalla riunione che si è tenuta questa mattina presso il Commissariato del Governo di Trento, alla presenza, oltre che del presidente della Provincia, dei rappresentanti delle forze di polizia e delle istituzioni coinvolte. “Sono numeri – ha detto Fugatti – che se applicati ad altri campi farebbero parlare di una guerra o di una emergenza assoluta. Sono molto preoccupanti. Per questo appoggiamo le iniziative che le forze di polizia metteranno in atto, siamo pronti a fare ancora di più sul terreno della sensibilizzazione, ma anche, se lo riterremo necessario, ad adottare provvedimenti più incisivi sul fronte del controllo e della repressione di comportamenti non rispettosi delle regole e della prudenza. La libertà individuale è importante ma non fino al punto da sacrificare quella degli altri. Senza contare l’enorme costo umano, personale e sociale che si verifica quando a perdere la vita sono genitori che lasciano figli giovani”.
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