Sono una sessantina gli insegnanti delle scuole in lingua italiana che col 1° settembre prossimo andranno in pensione. Effetto della riforma Fornero, ma soprattutto della quota 100. «Per l'anno prossimo attingeremo dalla graduatorie in essere, che significa con docenti che hanno tutti i crismi per insegnare, abilitazione compresa», spiega il Sovrintendente scolastico, Vincenzo Gullotta. Poi in autunno ci sarà un concorso per una cinquantina di posti. E domani si parte con l'esame di maturità per 1.200 studenti delle scuole in lingua italiana.
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