Il dottor Paolo Girardi, da alcune settimane agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sullo scandalo delle circoncisioni rituali fatte pagare al servizio sanitario pubblico, è tornato in libertà. Ieri mattina il giudice Walter Pelino ha revocato la custodia cautelare. Girardi deve rispondere di truffa aggravata all'Azienda sanitaria, peculato e falsità ideologica. Il medico, secondo l'accusa, avrebbe falsamente attestato che alcune operazioni di circoncisione effettuate su bambini di famiglie islamiche fossero necessarie per l'insorgenza di una patologia in zona genitale in realtà inesistente. Gli interventi sarebbero di conseguenza stati effettuati a spese del servizio sanitario pubblico. Il medico dalla sua avrebbe ricevuto in nero somme dai 300 ai 400 euro pagate direttamente dai famigliari dei bambini circoncisi.
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