Una persona su tre nel mondo non ha accesso all’acqua potabile, mentre più della metà della popolazione mondiale non usufruisce nemmeno di servizi igienico sanitari sicuri. Serve costruire alleanze per contrastare le disuguaglianze idriche, sempre più esasperate dalla crisi climatica. Ne è convinta la Caritas altoatesina, che da anni interviene con progetti mirati nelle aree più vulnerabili del pianeta, Bolivia, Etiopia, Kenya, Camerun e Repubblica Democratica del Congo, dove viene finanziata la costruzione di pozzi, di cisterne dotate di depuratori dell’acqua e di tubature sempre più capillari, per implementare la rete idrica e portare acqua potabile anche in scuole e asili situati in aree remote. Questo anche grazie al sostegno di donazioni private e contributi della Provincia di Bolzano e della Regione Trentino-Alto Adige.
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