"Il senso impervio: vette e abissi dell’interpretazione estrema": è la rassegna di eventi in programma sabato 3 dicembre organizzata dalla Fondazione Bruno Kessler e dal Trento film festival per riflettere su come cambi il senso quando ci si spinge verso le vette, i poli, le frontiere estremi, e su come le società e le culture abbiano immaginato l’esperienza e la scrittura del senso impervio. Si comincia alle 10 nell’Aula Grande della Fondazione Bruno Kessler, in via Santa Croce a Trento. Moderati dal filosofo Paolo Costa, il musicista Sebastiano Beozzo, lo scrittore Antonio G. Bortoluzzi e il mito dell’arrampicata Maurizio “Manolo” Zanolla si interrogheranno su Perché è là? La montagna come rompicapo esistenziale. Alle 20.30 al Cinema Modena di Trento speciale proiezione di Alpenland, il documentario di Robert Schabus in Concorso al 70. Trento Film Festival. Schabus traccia un ritratto acuto e sensibile delle Alpi. Obiettivo: raccontare cosa si cela dietro l’apparente idillio. Nel pomeriggio ci sarà una deviazione verso Levico. Alle 15 alle Serre del Parco Storico di Levico il critico cinematografico Antonio Costa dialogherà con la regista trentina Katia Bernardi, per esplorare i rapporti tra il cinema e le arti visive.
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