Prende il via sabato Oriente Occidente, il festival di danza contemporanea che torna per la 42esima volta a Rovereto dal 3 al 10 settembre con 34 eventi in 8 giorni tra danza, musica, performance e approfondimento sotto il titolo Mediterranei. Obiettivo, indagare le influenze che fanno del “mare nostrum” un luogo plurale. Tre i filoni narrativi che aiuteranno ad orientarsi nella programmazione: raccontare miti, ascoltare voci, tracciare nuove rotte.
Le novità di quest’anno: il ritorno della musica, un’intera programmazione speciale in seconda serata tra le sale del Mart dedicata agli artisti più giovani e innovativi del panorama performativo italiano ed europeo, la Notte della Taranta di Oriente Occidente, una festa per concludere il Festival. È già sold out la giornata di apertura, affidata a Mourad Merzouki e alla sua interpretazione del mito mediterraneo per eccellenza, quello di Ulisse, interpretato dai suoi dieci danzatori. Anche Roberto Zappalà (6 settembre) sceglie l’Odissea per raccontare un viaggio sulle rotte dei migranti, mentre Rafaela Carrasco (8 settembre) esplora il mito femminile di Arianna con il flamenco. Kuik Swee Boon da Singapore, in Pán (10 settembre) indaga il concetto di “transculturazione” attraverso il mito cinese di Pangu, mentre dal Brasile, gli “encantados” di Lia Rodrigues (7 settembre) ci insegnano a vivere in relazione superando le paure. Il primo concerto in programma, invece, vede protagonisti Ballaké Sissoko e la sua kora, l’arpa-liuto tipica dell’Africa Occidentale (3 settembre).
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.