La Legge di bilancio prevede che, a partire dal 1° gennaio 2021, entri in vigore il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria (cosiddetto “Canone unico”) che riunisce in una sola forma di prelievo le entrate relative all’occupazione di aree pubbliche e alla diffusione di messaggi pubblicitari, in sostituzione di TOSAP, COSAP, imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni, canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari. In questi giorni i Comuni dell’Alto Adige sono pertanto occupati a emanare le ordinanze necessarie a questo adempimento entro la fine dell’anno. A questo proposito l’Unione commercio turismo servizi Alto Adige auspica che i Comuni stabiliscano di non introdurre aumenti delle imposte, così da non pesare ulteriormente sugli imprenditori, già in difficoltà a causa della crisi legata al Coronavirus. “Il 2020, per il commercio, i servizi e la gastronomia, è stato un anno estremamente difficoltoso, che ha visto un calo dei fatturati anche fino al 70 percento. Un ulteriore innalzamento del carico fiscale nel 2021 è quindi da evitare nella maniera più assoluta”, afferma il presidente dell’Unione Philipp Moser.
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