È cominciato il periodo dell’anno in cui botti, petardi e mortaretti scoppiano in tutta Italia e raggiungeranno il culmine la notte di San Silvestro; Questa usanza è tanto pericolosa per l'incolumità degli animali quanto per le persone, come testimoniano peraltro i notiziari ogni 1 gennaio.

 


“Molti Comuni si sono adeguati e prevedono il divieto di scoppiare botti”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC.“Molti altri però non provvedono, in alcuni casi adducendo la motivazione che è un divieto difficile da far rispettare. Questo è sicuramente vero, ma lo stesso vale per qualunque altra infrazione. La legge, ad esempio, vieta di rubare ma i ladri esistono ugualmente. Un’Ordinanza contro i botti potrebbe comunque rappresentare un deterrente e iniziare a educare la cittadinanza a festeggiare in maniera più rispettosa”.
 Lo scoppio dei botti crea negli animali una vera e propria condizione di panico che li porta a perdere l’orientamento e li espone al rischio di smarrimento o di essere investiti dalle automobili. Sono numerosissime le segnalazioni di cani e gatti smarriti dopo la notte di Capodanno e spesso, soprattutto al centro-sud, i cani poi finiscono in canile a causa dell’assenza di microchip, senza contare i cani e i gatti investiti dalle automobili, oltre, purtroppo, agli altri animali selvatici di ogni specie morti in seguito alla fuga dovuta al terrore scatenato dalle esplosioni.


 

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