Turismo. Nelle regioni alpine nel 2019 gli arrivi degli ospiti negli esercizi ricettivi alberghieri sono aumentati dell’1,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 37,9 milioni. Anche le presenze registrano un aumento (+1,0%) e raggiungono i 130,2 milioni. Sono i dati resi noti dall''Astat, l'istituto di statistica della provincia di Bolzano.
L’offerta ricettiva nell'arco alpino è costituita da 19 mila esercizi alberghieri per un totale di 813 mila posti letto. Il numero più cospicuo di letti offerti si trova nel Bundesland Tirolo (25,3%).
La permanenza media nelle regioni alpine è scesa da 3,5 a 3,4 giorni. Le destinazioni dove i turisti si fermano più a lungo sono l’Alto Adige (4,2 giorni), il Trentino (3,9 giorni) e il Tirolo (3,8 giorni). I soggiorni più lunghi si registrano nei mesi di gennaio e febbraio. In agosto la permanenza media si attesta a 3,7 giorni. Il 44,3% dei pernottamenti registrati nelle regioni alpine considerate riguarda i turisti tedeschi, il 15,1% gli italiani, l’8,2% gli svizzeri, il 7,7% gli austriaci, mentre il restante 24,7% riguarda gli ospiti di altri Paesi.
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