Sono 538, su un totale di oltre 21.000 studenti delle scuole in lingua italiana, le alunne e gli alunni con disabilità, che in questi giorni di emergenza sono costretti, come i loro compagni, a rimanere a casa. A questi si aggiungono gli oltre 1.700 alunni con bisogni educativi speciali, tra quali rientrano i disturbi specifici dell'apprendimento e ulteriori 600 alunni che usufruiscono degli interventi, limitatamente al contesto scolastico, ad esempio ragazzi con disturbi dell'attenzione e del comportamento. La scuola italiana in provincia di Bolzano ha già attivato una serie di iniziative per garantire a questi ragazzi la piena inclusione nei diversi percorsi offerti dalla didattica a distanza. A disposizione di genitori e insegnanti sono stati messi a disposizione degli sportelli di consulenza pedagogico-didattica delle scuole con la modalità a distanza. Oltre a ciò due specialiste nelle problematiche legate all'iperattività e ai disturbi del comportamento, sono disponibili per le consulenze telefoniche o a distanza e grazie alla collaborazione del Fondo sociale europeo. Il Servizio inclusione ha inoltre messo a disposizione degli alunni a rischio di dispersione scolastica gli educatori già coinvolti nell'ambito del progetto Successo formativo, ai fini di supportare tali alunni nelle attività didattiche a distanza. Infine, sul sito web della scuola italiana, dedicato alla didattica e formazione docenti. (www.provincia.bz.it/didattica), è stata realizzata una apposita pagina dedicata alla didattica a distanza, che comprende anche materiali per gli alunni con bisogni educativi speciali”.
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